Anna Maria Castelli recita Léo Ferré: La solitudine


Un estratto dal mio récital Fleurs d’amour et d’anarchie, omaggio a Léo Ferré, registrato in occasione della prima edizione del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber alla Cittadella del Carnevale di Viareggio nell’ormai lontano luglio del 2004

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Anna Maria Castelli intervistata da Blu Radio Veneto


Una bellissima intervista ad alto tasso di umanità! Ringrazio Gilles Facchinelli per questa splendida opportunità perchè ci sono interviste e interviste e questa resterà nella mia memoria e nel mio cuore per molto tempo.

Ascolta qualche passaggio cliccando qui

 

Anna Maria Castelli - Vilnius 2008

Anna Maria Castelli – Vilnius 2008

 

Anna Maria Castelli a Prossima Fermata (LA7) il 14 dicembre 2012


Il 14 dicembre prossimo, dopo Omnibus, alle ore 1:00 del mattino, Anna Maria Castelli accompagnata dal fisarmonicista Thomas Sinigaglia parlerà al giornalista Federico Guiglia, conduttore della trasmissione e ai telespettatori della sua ultima produzione discografica “Se io ho perso…chi ha vinto?”, estratto dall’omonimo spettacolo interamente originale ispirato al teatro canzone di Giorgio Gaber firmato Abner Rossi/Mario Berlinguer.

Anna Maria racconterà alcuni passaggi della creazione del disco ma anche aneddoti legati alla sua lunga, intensa e fruttuosa vita professionale. Ad accompagnarla in studio il poliedrico fisarmonicista, anch’esso presente nel CD edito da Maremosso Edizioni di Roma, Thomas Sinigaglia.

Un appuntamento da non perdere!

Foto Anna Maria Thomas Vancouver

 

LA7

Anna Maria Castelli canta Bartali


Sempre da “C’est toujours la même chanson – dedicato ai cantautori della scuola genovese” un’altra “chicchina” di Paolo Conte, Bartali

http://www.annamariacastelli.org

Anna Maria Castelli – Dolcenera


Dolcenera, di Fabrizio De André, rivisitata nel CD dedicato ai cantautori della “scuola genovese”.

http://www.annamariacastelli.org

Bocca di rosa


Uno dei brani del mio CD “C’est toujours la même chanson” – dedicato ai cantautori della scuola genovese.

E’ stato anche grazie a questo disco che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, mi ha insignita dell’Onorificenza di Cavaliere dell’ “Ordine al merito” della Repubblica italiana per meriti artistici, per aver utilizzato le canzoni di questi straordinari cantautori per promuovere e diffondere la lingua italiana nel mondo attraverso la canzone d’autore.

Non posso quindi che ringraziare tutti i musicisti che hanno contribuito a questo successo artistico ed umano.

Anna Maria Castelli interpreta “Carillon” dal CD (R)esistere


Questo Cd è nato, ormai 6 anni fa, in Finlandia, registrato esattamente (fortunatamente in estate 🙂 presso il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Helsinki. Un gruppo di docenti (tutti giovani e dinamici, più o meno come qui da noi), di diverse nazionalità (in questo caso il videomaker è peruviano ma hanno collaborato cinesi, finlandesi, lituani, italiani ed estoni), hanno deciso di costruire questo video per accompagnare uno dei brani contenuti nel CD, Carillon.

E’ stata, al momento, la mia unica esperienza pop e mi è piaciuta particolarmente, tanto che, ancora oggi, mi piace “postare” qualche ricordo.

Ecco a voi, quindi…Carillon!

Una “prova” sulla spiaggia di Ipanema – Anna Maria Castelli, Simone Guiducci


 

Certo che se uno deve preparare un progetto su Nelson Cavaquinho è difficile immaginare un altro posto per   “ispirarsi”

🙂

A flor e o espinho sulla spiaggia di Ipanema, con Simone Guiducci alla chitarra e le riprese di Salvatore Solimeno che ha curato anche le traduzioni in italiano dei testi del re del samba canzone.

Per noi è un bellissimo ricordo… anche e soprattutto per l’informalità della situazione!

Buona domenica a tutti

Avec le temps – Col tempo sai (Léo Ferré) Anna Maria Castelli


Quando voglio presentare Léo a qualcuno accenno sempre l’aria di “Avec le temps”,  una delle pochissime che aiutano a “riconoscere” Ferré. Io amo questa canzone, sia in francese che in italiano e quando l’ho cantata al Festival Giorgio Gaber (da cui è stato ripreso questo video) l’ho iniziata in francese e poi, non so perchè, istintivamente l’ho cantata in italiano… forse perché trovo straordinariamente poetico questo testo e volevo che il pubblico entrasse, anche solo per qualche momento, nel mondo di Léo.

… un altro piccolo frammento del tuo mondo. Tchao Léo!

Yesterdays – Anna Maria Castelli – 24KGold – Fonè Gold


 

Agosto 2003. Io, Renato e Gianni ci troviamo in un insolitamente assolato Belgio. Siamo stati invitati al Gaume Jazz Festival. E’  la prima volta che suoniamo in trio. Ho lavorato con entrambi ma sempre separatamente ma quando alcuni mesi fa ci hanno invitato al festival  non ho potuto resistere. Così, dopo aver chiesto ad entrambi se avevano voglia di scrivere questa nuova pagina tutti insieme, chiamando a raccolta tutti i brani che avevamo interpretato  scegliendone alcuni per costruire una piccola storia di ciò che è stato il jazz per noi, l’entusiasmo è scattato automaticamente.

Sono le 15.00, fa caldo e noi dobbiamo suonare alle 20.00. Non abbiamo fatto ancora neanche una prova. Siamo affamati, accaldati e stanchi e decidiamo di rimandarla ancora un po’,  anche se sappiamo che alle 17.00 ci aspettano per il soundcheck. Alle 16.00 cominciamo. Più che una prova è un mettere in ordine i brani, vedere se le tonalità funzionano bene anche in trio, se il repertorio più o meno può funzionare, il resto…dopo, sul palco.

Facciamo il soundcheck. Come sempre i tempi slittano e sono rimasti ormai poco più di 30 minuti prima del concerto. Ci aggiriamo in un clima da festa popolare fantastico, un villaggio pieno di tavoli, musica, gruppi che suonano, giovani, vecchi, addetti ai lavori, musicisti…tanti, Paolo Fresu arriva con Pietropaoli sudato e in ritardo per il soundcheck, incontriamo gente curiosa che aspetta con ansia il concerto…e fra una birra e l’altra (difficile resistere alla birra belga 🙂 iniziamo.

Il risultato è qualcosa di magico e, per me, irripetibile, che mi porta a dire, alla fine del concerto: “ragazzi, non possiamo rinunciare a scrivere questa pagina, a mettere nero su bianco…prima che il tempo cambi”. Dopo un mese siamo a Milano,  al  Mu Rec Studio, la sala di registrazione che, registrando ancora in analogico, ha ospitato i più grandi nomi del jazz internazionale. Pomeriggio, iniziamo. Decidiamo: buona la prima? E dai, si, ci proviamo, suoniamo, ascoltiamo, vediamo. Concordiamo tutti che non dobbiamo ricercare la perfezione tecnica, l’assolo eccezionale; nessuno vuole emergere ma contribuire a creare una serie di quadri con le canzoni che ci piacciono di più, trasformarle in pretesto per farne ciò che sentiamo giusto fare in quel momento, in quella sala, con i nostri strumenti, con il nostro umore, con il nostro sentimento, con il nostro cuore.

Alle 22.00 il CD è finito. E non lo tocchiamo neanche. Lo lasciamo lì, a decantare, come un buon bicchiere di vino d’annata che ha bisogno di respirare prima di essere assaggiato. Come ci eravamo ripromessi abbiamo registrato 13 canzoni, una dietro l’altra (con qualche pausa fumo per Renato, ovviamente :-). Il giorno dopo riascoltiamo e decidiamo di non rifarne neanche una perchè ciò che è uscito da tutta l’improvvisazione del momento per noi è esattamente ciò che volevamo: un disco perfettamente “imperfetto”!

Il resto è venuto tutto in modo naturale: il mio incontro con Giulio Cesare Ricci della Fonè, il re assoluto dell’high fidelity,  che decide con questo disco di aprire la collana dedicata al jazz: lui purista del superaudio (sono solo 4, oltre a lui, gli ingegneri del suono che lavorano in tutto il mondo alla ricerca quasi spasmodica del suono perfetto)  lui classico, lui che ha sempre inciso solo Salvatore Accardo e altre chicche barocche…decide di imbarcarsi con noi!

Lunga l’avventura che, dopo 7 anni ha portato Giulio Cesare a credere ancora e fortemente, visto il grande successo che questo disco ha riscosso in tutto il mondo, in Something to remember – Prima che il tempo cambi.

Questo è il risultato della nostra scommessa: solo 496 esemplari in tutto il mondo nella versione 24K Gold (si…si….il nostro disco stampato in oro!),  insieme ad altri 100 esemplari in vinile (si…si…il caro, vecchio vinile!)

Peccato che il tempo sia già cambiato e ormai non si creda più nelle “eccellenze”

Grazie Renato, grazie Gianni per questa bellissima pagina di buona musica.

Anna Maria Castelli